Noi artisti, intellettuali, giornalisti, architetti, scrittori, critici d’arte e musicisti riuniti nel Comitato Pro(g)Art esprimiamo il nostro più convinto disappunto circa la decisione della Giunta comunale di destinare l’area dell’ Ex-Macello a spazio commerciale.
La nostra città ha già tanti centri commerciali e crearne uno in una posizione centrale qual è corso Genova ci appare superfluo ed inutile in vista della crescita della comunità di cui facciamo parte.
Proprio per questo che crediamo che un migliore utilizzo dell’area in questione sia quello finalizzato ad iniziative culturali di profilo alto che potrebbe incanalare Vigevano in un circuito nazionale virtuoso, creato da piccoli e grandi centri che sono riusciti ad emergere puntando sull’arte e sulla cultura. Pensiamo a Brescia, a Faenza, a Rivoli e ad altri piccoli centri che sono riusciti a creare intorno al settore cultura un interesse internazionale tale da portare nelle singole località grossi investimenti anche da fuori, artisti e personaggi di fama internazionale e tanti turisti interessati a scoprire il contesto storico-culturale in cui tali eventi si muovono, la cui presenza ha garantito nel tempo un ritorno economico a favore delle singole economie locali.
Come recuperare la struttura? Partiamo da edifici analoghi sul territorio nazionale: Piacenza, dove l’ex Macello è diventato un Urban Center nei cui spazi sono state ricavate le sedi per la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano ed altri uffici; Udine, dove intorno all’ex macello cittadino è nato un comitato “ex macello” e l’amministrazione ha proposto un museo per i bambini; Monza, dove il comune vuol far nascere la cittadella dei giovani e della cultura; Altamura, in Puglia, dove l’ex macello locale è destinato a diventare un “luogo di saperi condivisi e della formazione”; Napoli, dove l’ex macello è diventato uno spazio espositivo. L’elenco è lungo e ricco di esempi virtuosi.
Perché il nostro comune non vuole muoversi in questa direzione, garantendo alla comunità uno spazio per la crescita e la condivisione dei saperi?
Perché non è stato aperto un dibattito o un confronto che coinvolgesse la collettività sul destino di un’area pubblica lasciando il tutto, invece, ad un’arbitraria e frettolosa trattativa rivolta a pochi privati?
La nostra proposta alternativa, dunque, è di creare nella struttura dell’ex macello un grande polo culturale in grado di ospitare attività artistiche, convegni, meeting e mostre d’arte di altissimo livello per aprire la città al mondo, piuttosto che chiuderla ai bisogni superflui dettati dal consumismo che oggi mostra i suoi limiti, dal provincialismo e da una politica poco sensibile alle esigenze di visibilità, promozione, valorizzazione e tutela del patrimonio culturale vigevanese. Ci muoveremo in tal senso, con iniziative pubbliche, per sensibilizzare la popolazione su una questione che riguarda tutti.
Il Comitato Pro(g)Art
Promotori: Davide Avogadro (artista ed insegnante), Mariangela Maritato (giornalista, critica e curatrice d’arte), Massimiliano Robino (artista), Andrea Ponzano (musicista), Ernesto Achilli (artista), Maurizio Pinto (artista)
Sostenitori: Mimmo Sorrentino (drammaturgo e regista teatrale), Cesare Giardini (artista), Giovana Rover (artista e designer), Marco Matarese (artista e scenografo), Nicola Palermo (artista)
La nostra città ha già tanti centri commerciali e crearne uno in una posizione centrale qual è corso Genova ci appare superfluo ed inutile in vista della crescita della comunità di cui facciamo parte.
Proprio per questo che crediamo che un migliore utilizzo dell’area in questione sia quello finalizzato ad iniziative culturali di profilo alto che potrebbe incanalare Vigevano in un circuito nazionale virtuoso, creato da piccoli e grandi centri che sono riusciti ad emergere puntando sull’arte e sulla cultura. Pensiamo a Brescia, a Faenza, a Rivoli e ad altri piccoli centri che sono riusciti a creare intorno al settore cultura un interesse internazionale tale da portare nelle singole località grossi investimenti anche da fuori, artisti e personaggi di fama internazionale e tanti turisti interessati a scoprire il contesto storico-culturale in cui tali eventi si muovono, la cui presenza ha garantito nel tempo un ritorno economico a favore delle singole economie locali.
Come recuperare la struttura? Partiamo da edifici analoghi sul territorio nazionale: Piacenza, dove l’ex Macello è diventato un Urban Center nei cui spazi sono state ricavate le sedi per la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano ed altri uffici; Udine, dove intorno all’ex macello cittadino è nato un comitato “ex macello” e l’amministrazione ha proposto un museo per i bambini; Monza, dove il comune vuol far nascere la cittadella dei giovani e della cultura; Altamura, in Puglia, dove l’ex macello locale è destinato a diventare un “luogo di saperi condivisi e della formazione”; Napoli, dove l’ex macello è diventato uno spazio espositivo. L’elenco è lungo e ricco di esempi virtuosi.
Perché il nostro comune non vuole muoversi in questa direzione, garantendo alla comunità uno spazio per la crescita e la condivisione dei saperi?
Perché non è stato aperto un dibattito o un confronto che coinvolgesse la collettività sul destino di un’area pubblica lasciando il tutto, invece, ad un’arbitraria e frettolosa trattativa rivolta a pochi privati?
La nostra proposta alternativa, dunque, è di creare nella struttura dell’ex macello un grande polo culturale in grado di ospitare attività artistiche, convegni, meeting e mostre d’arte di altissimo livello per aprire la città al mondo, piuttosto che chiuderla ai bisogni superflui dettati dal consumismo che oggi mostra i suoi limiti, dal provincialismo e da una politica poco sensibile alle esigenze di visibilità, promozione, valorizzazione e tutela del patrimonio culturale vigevanese. Ci muoveremo in tal senso, con iniziative pubbliche, per sensibilizzare la popolazione su una questione che riguarda tutti.
Il Comitato Pro(g)Art
Promotori: Davide Avogadro (artista ed insegnante), Mariangela Maritato (giornalista, critica e curatrice d’arte), Massimiliano Robino (artista), Andrea Ponzano (musicista), Ernesto Achilli (artista), Maurizio Pinto (artista)
Sostenitori: Mimmo Sorrentino (drammaturgo e regista teatrale), Cesare Giardini (artista), Giovana Rover (artista e designer), Marco Matarese (artista e scenografo), Nicola Palermo (artista)
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