"L'arte è ciò che rende la vita più interessante dell'arte" R.Filliou, artista Fluxus
Dal caso dell'ex Macello di Vigevano, per la cui ristrutturazione era stato proposto dall'amministrazione un bando pubblico rivolto a privati andato fallito, è nata la volontà di costruire un comitato che dal mondo dell'arte e della cultura vigevanese, riunito sotto la sigla di Pro(g)Art, si è allargato a tutte le forze e i comitati attivi in città per proporre dei progetti e modelli alternativi e sensibilizzare la cittadinanaza su beni pubblici che si vorrebbe rimanessero tali.
La storia di Vigevano è legata a nomi dell'arte e della cultura che dall'umanesimo in poi hanno lasciato i segni indelebili del loro passaggio in monumenti, piazze, chiese, romanzi e testi teatrali che costituiscono un grande patrimonio da difendere e valorizzare. Da Leonardo alla politica illuminata di Ludovico il Moro, da Bramante a Lucio Mastronardi passando per il teatro di Eleonora Duse, la nostra città è diventata famosa non solo per l'industria calzaturiera sviluppatasi nel secolo scorso ma anche grazie a coloro che ci hanno preceduto e verso i quali abbiamo il dovere morale di continuare una tradizione che, nel segno dell'arte e della cultura, non può andare dispersa. Da questa consapevolezza si può partire per una crescita ed una rinascita locale che fondi le sue radici in un prestigioso passato senza fossilizzarlo ma per attualizzarlo con progetti nuovi, con contribuit artistici ed intellettuali incisivi e rivolti al sociale grazie al capitale umano di cui la cittadina dispone.
Da questi presupposti è nata l'idea di organizzare una nuova riunione pubblica, dopo il successo della precedente, per raccogliere idee e proposte sul recupero dell'area dell'ex Macello ma non solo. La zona Fiera e l'area ex Besozzi attendono ancora una politica che punti al loro rilancio.
La Vigevano che sogniamo, però, non si limita al possibile recupero e rilancio di una struttura ma ad una politica che punti alla valorizzazione ed alla promozione della città nel segno della cultura, della bellezza, del rispetto dell'ambiente e dell'apertura al mondo e alle differenze.
Architetti, artisti, intellettuali, politici e cittadini attivi sono quindi chiamati a dire la loro su questo e a dare il loro contributo per una manifestazione culturale dal titolo provocatorio Facciamo un macello che veda impegnati i giovani artisti locali e no che, dalla musica al teatro esprimano nei differenti linguaggi una passione sociale che non può andare dispersa.
Per costruire un nuovo Macello e dare adito ad una nuova coscienza collettiva che porti a cambiare il presente per costruire un avvenire migliore l'appuntamento è al CSA (Centro Sociale per Anziani) di Via Sacchetti, giovedì 28 marzo ore 21:00.
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