giovedì 3 dicembre 2009

DOLL'S HOUSE...WORK IN PROGRESS 5.11.09 ORE 18:00


Work in progress... è la serata performance nel corso della quale sarà realizzata un'installazione site-specific di bambole e verranno aggiunte all'esposizione in corso nel Castello di Vigevano le opere fotografiche di Andrea Simoncini Gibson. Nel corso della performance sarà presentato il catalogo Casa di bambola (Doll's House), il cui video, realizzato appositamente per l'occasione, sarà proiettato nella strada sotterranea del Castello di Vigevano. La performance andrà ad arricchire la collezione di opere esposte, tra le quali spicca l'installazione "Dura Madre" di Robert Gligorov: una bambola-carillon, dalle sembianze di una barbie, di dimensioni reali, con attributi sessuali maschili.
L'opera incarna il mito dell'androgino. Ma non solo.
Nelle società patriarcali, l'ordine sociale funziona come un'immensa macchina simbolica che tende a ratificare il dominio maschile sul quale si fonda. Secondo Pierre Bourdieu, “la differenza biologica tra i sessi, cioè tra i corpi maschile e femminile, e in particolare la differenza anatomica tra gli organi sessuali, può così apparire come la giustificazione naturale della differenza socialmente costruita tra i generi, in particolare della divisione sessuale del lavoro”
Casa di Bambola è la collettiva organizzata a Vigevano in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne (International Day for the Elimination of Violence against Women) da Pro(G)Art (Comitato per le arti e la cultura a Vigevano). La violenza, sul corpo e sulla psiche femminile, è stata tradotta nel linguaggio delle immagini e della materia, sintatizzata cioè "nel concetto che prende forma" da Francesca Crocetti, Valentina Gusella, Mirta Kokalj, Marta Manfredini, Claudio Monnini, Massimiliano Robino, Andrea Simoncini Gibson e Robert Gligorov (special guest).
Il titolo dell'esposizione riprende quello dell'omonimo testo teatrale scritto da Henrik Ibsen (Et Dukkehnjem) nel 1879, una pungente critica sui tradizionali ruoli dell'uomo e della donna nell'ambito del matrimonio durante l'epoca vittoriana.
"Ci sono due tipi di leggi morali - scrisse Ibsen nei suoi primi appunti per la commedia - due tipi di coscienze, una in un uomo e un'altra completamente differente in una donna. L'una non può comprendere l'altra; ma nelle questioni pratiche della vita, la donna è giudicata dalle leggi degli uomini, come se non fosse una donna, ma un uomo".
Il legame tra questo testo teatrale e la città di Vigevano è rappresentato dalla figura di Eleonora Duse, attrice nata a Vigevano il 3 ottobre 1858. Negli anni '90 dell'Ottocento fu proprio Duse a portare sulle scene italiane i drammi di Ibsen, tra i quali Casa di Bambola, interpretando la parte di Nora. La sede dell'esposizione è la Strada sotterranea del Castello Sforzesco di Vigevano in via XX settembre, a pochi metri dalla casa in cui nacque la grande attrice italiana. Le riprese video sono realizzate da Marco Lamanna.
La mostra Casa di Bambola, patrocinata dal Comune di Vigevano, è stata realizzata grazie al contributo del Credito Artigiano. Sponsor: Etica Bmw, libreria Nutrilamente

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